(Recensione) IL BATTITO DELL'OROLOGIO - Marta K. Destler

 - IL BATTITO DELL'OROLOGIO -

Titolo: Il Battito dell'Orologio

Autore: Marta K. Destler

Saga: Cambrica Chronicles

Editore: Amazon KDP

Genere: Steampunk

Edizioni: €18,90 cop. rigida; €15,90 cop. flessibile; €2,99 ebook; Gratis con KU

Uscita: 19 ottobre 2023



📚 RECENSIONE PAZZA

MONDI FANTASTICI, SOGNI RUBATI E TANTE EMOZIONI

Partirò subito dicendo che non voglio definire quella che verrà una recensione, non del senso più tecnico del temine, perché, onestamente, questo libro mi ha dato talmente tanto che non so come mettere giù a parole il mio pensiero. Anzi, ne ho talmente tanti di pensieri a tal proposito, che è difficile metterli in ordine. E questo succede solo quando un libro è talmente ben fatto che ti trasporta completamente tra le sue pagine.

 

Il Battito Dell'Orologio è stato per me questo: un viaggio sensazionale all’interno di un mondo steampunk in stile vittoriano, dove tutto è misterioso e chiede di essere rivelato. E per me come sono fatta io che cerco di capire e sbrogliare qualsiasi nodo e arcano, questo è pane per i miei denti.

 Se alla ricetta ci aggiungete una bella dose di scrittura sciolta, semplice ma non banale, che sa arrivare al punto, il gioco è fatto. Chiunque si ritroverebbe letteralmente catapultato nella storia dei nostri personaggi, immedesimandosi in essi, vivendo il tutto quasi in prima persona.

 

Sono pochi i libri che sanno davvero conquistare fin dal primo capitolo, specialmente in un genere come questo, dove il worldbuilding è completamente nuovo e c’è necessità di essere spiegato. Ma Marta l’ha fatto, è riuscita nell’impresa di rapirmi fin dalle prime pagine, magari anche grazie a quella puffetta adorabile di Harriet bambina, che, lasciatemelo dire, ha continuato a risuonarmi in testa per giorni. E già da lì che avremo modo di inquadrare la nostra protagonista, amandola sempre di più e ammirandola per quello che ha conquistato e per la forza di volontà che ha. Perché lei è diversa da tutte le altre, e non parlo di fato predestinato o simili, ma semplicemente perché lei non vuole seguire la massa, ma segue imperterrita i suoi sogni e non si lascia sminuire da nessuno. Harriet è una donna che sa il fatto suo e fa della scienza la sua religione, perché per lei non c’è posto per la superstizione o le dicerie. Quindi, andando contro il volere della famiglia, sceglie di diventare Orologiaia con lo scopo di capire perché, in un mondo dove alla nascita ti viene affidato un Orologio che regola il tempo e ti avvisa quando avrai davanti la tua Anima Affine, il suo Orologio è diverso. Da questo importante passo, la nostra cara protagonista dovrà percorrere un percorso impervio e difficile, dovendo prendere decisioni importanti, alcune delle quali potrebbero richiedere un prezzo molto alto. Ma lei è forte, va avanti a testa alta, ma sa anche essere di buon cuore, non esitando a sacrificarsi per poter difendere coloro che ama. Inutile dire che credo che lei sia uno dei personaggi e/o protagonisti meglio scritti e caratterizzati che io abbia mai letto.

 

Nella sua ricerca, Harriet incontrerà un personaggio alquanto singolare. Perché?

Quando va a vivere a Clockwork House capisce che non bisogna dare nulla per scontato e che bisogna sempre essere pronti a ribaltare le proprie convinzioni, anche quando le nuove rivelazioni sembrano virare verso l’impossibile. Lì, infatti, entrerà in contatto con una strana presenza, che sia un fantasma? Dopotutto se ne sta solo in soffitta, non ne esce mai e… peggio ancora, non è a colori! L’intrigo si fa ancora più interessante se pensiamo che Harriet ha trovato un misterioso Orologio, rotto e forse abbandonato. Il mistero è tanto, e lei non può resistere al fascino di questo uomo particolare ma che sembra riuscire a colpirla nei posti più nascosti della sua anima.


Ma lui non ha colpito solo Harriet, ha colpito anche me, per la sua personalità così meravigliosa, per il suo essere estremamente dolce ma non troppo, con un carattere genuino e che sa scaldare il cuore, facendoti riscoprire il piacere di emozionarti per le cose apparentemente più insignificanti. L’alchimia che viene a crearsi tra i due è qualcosa di bellissimo e che ti fa davvero riflettere sull’amore e sul suo significato, in tutti i suoi più ampi termini. È un rapporto che cresce passetto dopo passetto, prendendosi il suo tempo, scoprendosi poco a poco, in modo che i due possano conoscersi nel modo più giusto e profondo che ci sia. Ma, a modo loro, sono anche uno lo specchio dell’altro, potendosi riflettere negli occhi dell’altro e poter notare lo stesso dolore che li accompagna giorno dopo giorno.

 

Il Battito dell’Orologio altro non è che il primo volume di una possibile saga di autoconclusivi fantasy. Quindi, la storia dei nostri protagonisti nasce e finisce qui, ma con le sue 550 pagine circa, Marta ha avuto la magistrale abilità di creare un nuovo vastissimo mondo senza lasciare dubbi o domande in sospeso, rendendo la comprensione del worldbuilding splendidamente semplice. L’autrice ha saputo mescolare un’ambientazione steampunk, con una base magica, ad una vena più mistery, con una vibe decisamente cozy, il tutto circondato da un alone di romanticismo delicato.


Per non parlare nella cura che c’è stata anche nell’edizione cartaceo del libro, ricca di art, disegni, mappe e decorazioni che completano l’esperienza a 360º.

A questo punto non mi rimane che dirvi una sola cosa: LEGGETELO, VI CONQUISTERÀ.


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Ringrazio tantissimo Marta per la copia e la magnifica box e Giada per avermi proposto questa collaborazione.


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