Buongiorno, readers! Come state?
Oggi vorrei parlarvi di un libro in collaborazione con un certo ragazzo che ha appena compiuto gli anni (ieri, cough cough), quindi ho pensato di festeggiarlo in questo modo.
Titolo: Il Coglione - Quello che non ha capito niente
Autore: Francesco Gallotti
Editore: Porto Seguro
Genere: narrativa contemporanea
Edizione: 13,90€ cop. flessibile
Uscita: 2 aprile 2022
📚 RECENSIONE
Questo libro dal titolo tanto bizzarro quanto d’impatto si colloca all’interno del filone della narrativa contemporanea. Come riassumere in due righe ciò di cui parla? Le prime parole che mi vengono in mente è che si tratta di una sorta di lunga riflessione sull’amore e sulla condizione umana e, per coloro che hanno avuto modo di conoscere Francesco, può capire che ha usato la sua stessa vita quotidiana come base per la storia.
Il protagonista, senza nome ma che si può identificare nel titolo, ci racconta delle sue giornate, portandoci con sé nella sua quotidianità, essa sia costellata di amarezza o di felicità. Ma quello che ci insegna – un qualcosa difficile da digerire – è che la maggior parte delle volte essere se stessi non ripaga, in nessun caso. Argomento assolutamente attuale e sempre più vero nella società d’oggi, dove chiunque sembra dover sottostare a rigidi comportamenti per non risultare diverso o inadeguato, e quindi, escluso. Il protagonista, infatti, cerca di vivere seguendo il suo ideale, ma grazie ad alcune figure vicine a sé, capisce ben presto che fingere di essere qualcuno che non si è porta vantaggi ben più ampi.
Tutto questo è condito da una scrittura scorrevole, matura ma non noiosa, profonda ma costellata di leggerezza, aiutando il lettore ad entrare in empatia col nostro protagonista. E cosa da non sottovalutare, è presente anche una vena ironica, il che dona un po’ di brio e intervalla momenti di più alta sensibilità ed intensità.
Fan della musica, attenzione! Francesco porta il suo essere musicista anche tra le pagine, addolcendo la lettura con note, sinfonie e poesie di famosi cantautori, incastrandoli perfettamente nel contesto.
Credete anche voi che al giorno d’oggi chi si accontenta gode? Oppure siete più come il protagonista e siete convinti che bisogna dimostrarsi per quello che si è davvero?
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