Buongiorno, lettori!
Altra settimana e altro salottino... Oggi troviamo l'intervista di una giovane autrice fantasy!
👇 Parola all'autrice! 👇
Ho sempre ceduto che la cosa più difficile per una persona sia parlare di sé. Cosa si potrebbe mai dire di così interessante da spingere qualcuno a leggere un articolo di presentazione? Nel parlare di sé, si sa, siamo tutti di parte, o troppo critici, o impunemente autocelebrativi ma questo, penso, non possa accadere quando si parla di arte. Perché scrivere cos’è se non tratteggiare immagini su mente, dipingere personaggi sulle pareti del cuore?
La mia passione per la scrittura, come per tutti, è nata per caso. Sono sempre stata una gran chiacchierona, di quelle che è praticamente impossibile zittire, appassionata di immagini, di storie, curiosa del mondo. Mio nonno era un pittore per cui la sua passione e il suo talento dovevano per forza essere trasmessi a qualcuno in famiglia (autocelebrazione, infatti!). Da piccola parlavo per immagini, creavo mondi a colori ma questo non era abbastanza, non per qualcuno con un’immaginazione e una curiosità come la mia. Avevo la mente costantemente annebbiata da volti, situazioni, avventure al limite, storie che cercavo nella penna o nella creatività degli altri finchè un giorno ho pensato “Perché non posso essere come loro? Perché non posso creare qualcosa, ispirare le altre persone?”
In tutta onestà, non posso asserire che questi fossero esattamente i pensieri di una bambina che frequentava le elementari ma è sicuramente ciò che spinge la me di oggi. La creatività ha bisogno di un sostegno per essere esternalizzata e quale occasione migliore per riversare la propria essenza in un miscuglio di parole ben definite e incontrare l’anima degli altri? Una simbiosi altamente espressiva, un talento che crea dipendenza.
Ed è così che ho iniziato a scrivere, alternando raccontini gialli a storie d’avventura finchè, dopo aver letto La Tempesta di Shakespeare alle scuole medie il mio modo di concepire la scrittura è totalmente cambiato, complice, devo ammetterlo, anche l’aver letto Harry Potter, la mia serie preferita. Per questo motivo ho abbandonato i raccontini per i più corposi “mattoni”, i classici tomi ferma porta che scrivo adesso ahhaha
La mia prima pubblicazione è avvenuta nel 2021, grazie alla collana editoriale Segreti in Giallo. Le editrici hanno creduto nel mio lavoro, nel mio libro, “Le streghe di Moonvalley”, e hanno deciso di dare a questa storia una possibilità. Primo di una trilogia, Moonvalley è una storia fantasy che parla di magia, amore in tutte le sue forme, legami di sangue. Una storia di crescita dove non importa che tu sia una strega o un essere umano, ciò che davvero importa è come decidi di usare i talenti che hai, mettendoli al servizio di qualcosa di più grande. Ho pubblicato anche dei racconti in alcune antologie e firmato un contratto con un’altra casa editrice, la Words Edizioni.
Per me scrivere è una sorta di evasione, e forse è per questo che creo fantasy, per plasmare una realtà alternativa, qualcosa di incredibile, di verosimilmente magico. Perché ammettiamolo, la magia permea tutte le cose, dalla crescita di un fiore alla nascita di un bambino. Senza quella fascinazione favolistica che ci permette di vedere il mondo sotto il profilo di infinite possibilità cosa saremmo? Disillusi o pazzi, senza possibilità di ritorno. Quello che ho sempre voluto è riversare su carta pensieri, dare forma alle parole, creare mondi fatti d’inchiostro, luoghi in cui perdersi quando la realtà diventa più pesante di qualsiasi altra cosa, o anche così incredibilmente leggera da aver comunque bisogno di uno stimolo per evadere.
Il mio nome è Amanda, ho 32 anni e vivo a Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli. Ho una laurea in Giurisprudenza e una in Economia Aziendale. Ho sempre lavorato tra studi legali e banche che mi hanno costretta a spostarmi. La mia esperienza più gratificante è stata vivere a Firenze, luogo in cui ho riscoperto la scrittura che per troppo tempo era stata abbandonata in un cantuccio, relegata a passatempo il cui momento non arrivava mai. A Firenze ho riscoperto me stessa, ho terminato due storie che saranno prossimamente pubblicata da Words Edizioni e ho approfondito la mia passione per la lettura, perché una cosa è certa: per quanto lontano io possa andare non riuscirò mai a seminare il mio amore per i libri.
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