Buongiorno, readers!
Con un leggero ritardo, torno allo sbaraglio con una nuova puntata del salottino, e questa volta in compagnia di un’autrice di cui ho già avuto modo di leggere il suo libro (amato alla follia, tra l’altro)!
👇 Parola all’autrice 👇
Sono emozionata, sono trascorsi un bel po' di anni dall'ultima volta che ho dedicato del tempo alla scrittura. Accade spesso nell'arco della vita, per motivi vari, di dover abbandonare le proprie passioni, ma non le dimentichiamo mai. Restano raggomitolate in qualche angolino nascosto ad aspettare il momento giusto per riprendersi la scena.
Questo vale anche per me che sono qui a confessare una nostalgia. Avete presente quella sensazione di leggerezza che si avverte dopo essersi sfogati scrivendo? Appena le dita terminano di scorrere sulla tastiera mi pervade un senso di armonia. È come volteggiare sull'ultima nota di un lento: non sai mai bene chi conduce cosa, ma in quell'attimo ti senti in pace con il mondo intero.
Scrivere offre un ventaglio di opportunità incredibilmente vasto: ci permette di riordinare le idee, razionalizzare i sentimenti, a volte sviscerare, esorcizzare le paure o semplicemente prendersi una pausa.
Pausa.
In questo momento la voglia di scrivere freme, credo che abbia bisogno di riappropriarsi dello spazio negatole da troppo tempo. Devo ammettere che l'ho costretta a rintanarsi e l'ho mortificata non poco. D'altronde c'era sempre qualcosa di più importante da fare: laurearsi, trovare un impiego, cercare buoni corsi professionalizzanti per incrementare le opportunità lavorative. Tutte valide motivazioni, niente da eccepire.
Pausa. Urge una pausa.
Oggi regna l'essenziale: ci sono io, il tamburellare delle dita sulla tastiera, questo foglio bianco e una storia da raccontare…"
Scrissi queste parole nel gennaio 2020. Fu l'alba di un'avventura speciale, come tutti i sogni che prendono forma davanti ai nostri occhi quando ci rimbocchiamo le maniche e scegliamo, con cura, i pensieri con cui nutrire le nostre passioni e scartiamo, con la medesima attenzione, le suggerenze di quella vocina puntigliosa che spesso sabota la nostra gioia e crescita.
Concedermi di scrivere questo romanzo mi ha permesso di scoprire cosa mi aspetta al di là del "dovere" degli impegni quotidiani in cui dissipiamo la nostra esistenza.
A distanza di qualche anno, posso affermare che rischiare di viaggiare controcorrente e zittire quel consigliere moralista che appiattisce, rinsecca e lobotomizza la mia esistenza, era ciò di cui avevo bisogno.
Scrivo per amore, perché non conosco altro modo per restare in contatto con quella parte di me stessa troppo spesso bistrattata da una frenesia che non le appartiene. Viaggio in punta di piedi su sentiero chiamato "vita". Inciampo spesso, a volte cado e prendo cantonate anche quando me le aspetto, perché scommettere sul bene è una speranza a cui non posso rinunciare. Scrivo per proteggere quel bene e per tenerne vivo il ricordo. Solo così posso riuscire a riconoscerlo lungo cammino.
🔱🔱🔱
Che ne pensate?
Vi comunico anche che se siete curiosi di conoscere qualcosa di più sul libro di Chiara, trovate la mia recensione sulla pagina IG.
- Sara
🔱🔱🔱
Commenti
Posta un commento