Recensione CANTICO DI UNA SCACCHIERA - Anis Naffati

Buongiorno, lettori! Come state?

Oggi vorrei parlarvi di un libro che ha avuto un passato piuttosto travagliato ma che sembrerebbe essere riuscito ad arrivare al punto che si merita; quindi, un plauso va sicuramente all’autore che è riuscito a barcamenarsi in tutto questo. 𝘉𝘳𝘢𝘷𝘰!


TitoloCantico di una scacchiera

Autore: Anis Naffati

Saga: Le Cronache di Arkades

Editore: Self Publishing

Genere: Fantasy

Prezzo: 15,98€ cop. flessibile; 19,97€ cop. rigida; 3,90€ ebook; gratis su KU

Uscita: 22 novembre 2021


📖 TRAMA

La pace sancita dai trattati è in pericolo. Versantius Vezarium, reggente del Duca di Apharos, riceve un ordine preciso dal padre: uccidere il Duca, assumere il potere e permettergli di portare a termine la rivoluzione dell'Imperatore Tecnho Valazdar. Un rifiuto basta per rievocare i rancori del loro passato e preannunciare una guerra, che se all'inizio tacita, alla pari di una scaramuccia da salotto nobiliare, si ripercuote sull'intero Reame. Fatti inquietanti, cavalieri erranti e compagnie improbabili sono pedine di una scacchiera improvvisata, rimasta su una tavola troppo a lungo a causa di una partita mai conclusa.

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📚 RECENSIONE

"Era il grigio perfetto in una visione distocica che costringeva a vedere tutti bianchi o neri. Lui era oltre."

Cantico di una Scacchiera” è quel classico libro che già dalla copertina sembra annunciare che il lettore si ritroverà all’interno di un fantasy come tutti lo intendono, con cavalieri, ambientazioni medievali e quant’altro. E sotto un certo punto di vista, in realtà, è anche così… ma non solo. No, questo libro nasconde dentro di sé molto altro e molto più di questo. Ci ritroveremo all’interno di un fantasy, sì, ma che vedrà abbinati a sé anche elementi di fantascienza e un po’ di mistero.

 

Leggendo ci si ritroverà trasportati in un altro mondo, fatto di intrighi di potere, un po’ di magia (anche se non è prevalente e trattata quasi come fosse qualcosa di scientifico) e combattimenti ma come accennato nel titolo, tutto è una grande scacchiera, dove la 𝐩𝐨𝐥𝐢𝐭𝐢𝐜𝐚 la fa da padrone indiscusso e il terreno di gioco è la terra di Arkades. Tutto gira intorno a questo concetto, e ogni scelta che i personaggi compiono è stata fatta con uno scopo ben preciso, stessa cosa vale per quale fazione essi si schierano – sempre che lo facciano, e anche in questo caso c’è un motivo sotto -.

Non so se sia effettivamente così oppure se sia solo una mia impressione, ma credo che l’autore stia utilizzando la politica in una chiave ben più profonda di quella che vuole apparire inizialmente, come se fosse un qualcosa molto più importante di uno strumento per ribaltare la situazione delle varie fazioni. Quasi fosse il cardine su cui la società dovrebbe basarsi… 

 

Unica nota “dolente” – se così vogliamo chiamarla – è la presenta di moltissimi personaggi, cui ho inizialmente fatto fatica a stare dietro mandandomi un po’ in confusione. Ma poi ci si abitua e l’autore fa in modo che tutto sia più chiaro, anche grazie alla presenza di capitoli con i vari punti di vista. Essi ci permettono di entrare più in contatto con ognuno di loro e comprenderli meglio. Nonostante il libro sia un mezzo mattoncino (ma ehi, io li amo così), la narrazione scorre molto fluida, tanto da non rendersene neanche conto!

 

Non tutte le domande riceveranno risposta, ma trattandosi del primo libro di una saga, questo è decisamente comprensibile e il finale creerà ancor più curiosità di andare avanti e scoprire quello che avverrà nei volumi successivi.

 

𝑉𝑜𝑙𝑒𝑡𝑒 𝑢𝑛 𝑐𝑜𝑛𝑠𝑖𝑔𝑙𝑖𝑜? Se siete amanti degli inserti o più specificatamente delle mappe, prendete il libro cartaceo! All’interno troverete una mappa fenomenale del territorio di Arkades che vi aiuterà durante la lettura per comprendere gli spostamenti e dove sono collocati i vari personaggi e/o le vicende narrate.



Cosa ne pensate delle tattiche politiche?

Giocate a scacchi?



Ringrazio ancora una volta l’autore per la fiducia, la copia e per avermi dato questa possibilità!


- Sara

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